La stagione agonistica del triathlon è in pieno svolgimento e i pirati sono talmente impegnati a sudare in gara che non hanno neppure il tempo di aggiornare il pallottoliere delle medaglie.

E allora facciamo un salto indietro di 3 settimane ripartendo dal week end del 25 giugno quando all’Idroman, sulla distanza del medio, Giorgia Zanetta si è guadagnata la vittoria di categoria, chiudendo 4° assoluta in una manifestazione sottotitolata “alive in hell”, a sottolinearne la durezza con i suoi 3000 m D+ in poco meno di 90 km.

Sette giorni dopo i Black Bart Michele Rossi, Matteo Torre sono andati in scena a Klagenfurt, per l’edizione 2017 di Ironman Austria, portando a casa due belle medaglie, rispettivamente con 10h51′ e 11h’08’. Debutto emozionante in una gara full distance per Roberto Gastaldo, portata in fondo con un grande sorriso. Con loro anche Luigi Rossi, fratello di Michele, che firma un magnifico 10h27′. Nella stessa giornata ma all’altro capo della scala distanza Paola Mainardi  e Michele Fulcini hanno animato lo sprint di Ledro mentre Serena Gramellini e Giacomo Moschini erano impegnati a Recco su distanza olimpica.

Questo week end tutti sul lago d’Iseo dove ieri, ancora su distanza Ironman ma questa volta in versione “extreme”, è stato Marco Vanetti a portare i colori Black Bart al traguardo dello StoneBrixiaMan. Una gara pazzesca con partenza alle 4 di notte davanti a Montisola, con salto nelle acque buie da un traghetto e percorso di 3,8 km.

Oggi sul lago d’Iseo nel tradizionale Olimpico bella gara di Ilaria Alamprese e Giacomo Moschini mentre ieri, sempre sullo stesso lago ma questa volta con un Ironman in versione “extreme”, è stato Marco Vanetti a portare i colori Black Bart al traguardo dello StoneBrixiaMan di Ponte di Legno. La gara, disputatasi ieri, è pazzesca solo a pensarla con i 3,8 km con T1 piazzata a Pisogne. Da qui Marco ha coperto 180 km attraverso la ValCamonica con deviazione Passo Gavia e poi rientro a Ponte di Legno , totalizzando 6000 m di dislivello positivo. La maratona finale prevedeva il Passo del Tonale prima della finish line a Passo Paradiso. Una fatica da 18 ore, un’impresa eccezionale.

Dall’altra parte delle Alpi, in quel di St. Moritz, Orazio Spoto – in coppia con Niccolò Gozzi – ha tagliato il traguardo dell’Otillo SwimRun Engadina, impegnativa gara inserita nella World Series di specialità che ha la caratteristica di atterrire i concorrenti ricordando prima del via che “ci sono più possibilità di ritirarsi che terminare la corsa”.

Complimenti a tutti, ci vediamo presto in gara!